L’articolo cerca di rispondere alla domanda sollevata dalla recente pubblicazione in fac-simile di un’edizione della Commedia di Dante Alighieri, prima non conosciuta. Il codice, di provenienza veneta, e che contiene anche delle illustrazione del “poema sacro”, risale agli anni intorno al 1340. Perché la Commedia si trova tra le primissime opere in ogni lista di canone, quando la metafisica medievale, il mondo di valori e il modo di pensare di Dante sono talmente lontani, molto più dell’antichità greco-romana, dall’uomo odierno? Nel dare risposta, l’autore non prende in considerazione la bellezza dei versi e delle terzine, ma presenta l’attualità e il vero significato della metafisica dantesca da cinque aspetti: l’idea dello sviluppo, la presenza dell’autore, l’intenzione poetica, il metodo della scelta e dell’astrazione, e, infine, l’ambizione di ritrovare un linguaggio che corrisponda all’oggetto della Commedia.